Museo del Vetro: Gli Stemmi delle Famiglie Vetrarie di Altare

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Lo stemma, che rappresenta uno “status” privilegiato, fu assunto nella seconda metà del XVI secolo dai vetrai altaresi in quanto facenti parte di un’élite riconosciuta dai marchesi Paleologo tramite l’approvazione degli Statuti nel 1512.

Per ogni stemma esiste una descrizione araldica a chiarimento del significato simbolico e del linguaggio ermetico che lo caratterizza. Alcuni stemmi riportano delle stelle che potrebbero ricondurre alla nobile elevatezza dell’arte vetraria (sulla bandiera della corporazione risalente al XVI secolo è scritto “Alte Vitrie”). Si suppone che i gigli raffigurati su alcuni di essi, possano essere un omaggio alla monarchia francese da parte delle famiglie che nei secoli XVII e XVIII operarono in Francia.

Tutti gli stemmi dei vetrai altaresi sono a “testa di cavallo”, tipica e antica forma adottata nel territorio italiano. Alcuni blasoni sono “troncati” o “spaccati”, cioè divisi in due settori da una linea orizzontale e nessuno è “partito” cioè diviso verticalmente.

Gli stemmi assunti dalle sedici famiglie di vetrai appartenuti alla Corporazione, erano stati dipinti sul soffitto della Sala del Consiglio di Amministrazione della S.A.V. Fortunatamente gli stemmi furono fotografati prima dell’abbandono e della conseguente caduta in fatiscenza dello stabile con crollo dei soffitti di modo che fu possibile riprodurli con dipinto a olio sul pannello ora esposto nel museo. Tali stemmi sono anche incisi sulla lapide che riporta i nomi dei precursori e fondatori della S.A.V.

 

 

Bibliografia:

Aldo Saroldi, Blasonario delle famiglie vetrarie altaresi – una lettura iconografica, in Alte Vitrie, anno X-XI, n. 3/98 – 1/99, pp. 6-10