Sala Maggiore
Nella sala maggiore ci accoglie uno splendido vessillo dipinto su seta, risalente agli inizi del XIX secolo o più probabilmente alla fine del precedente, appartenente ad una confraternita di Voltaggio e rappresentante San Giorgio ed il drago, Santo Patrono di Bormida.
Nella prima vetrina è esposta una Pianeta in raso di seta avorio con ricami a motivi fitomorfi a punto raso in seta policroma e rocaille in oro filato a punto pieno, di manifattura milanese.
Troviamo poi un interessante Stolone citato nelle descrizioni sommarie degli inventari in data 1836, di cui è evidente la somiglianza con parati del corredo di Papa Giulio II e del Cardinale Marco Vegerio, nipote di Sisto IV.
Passando alle seguenti vetrine si possono ammirare una Tunicella in taffetas raso di seta avorio interamente ricamata in oro e paillettes in delicati colori dal rosa al verde e glicine, poi ancora Stole e una Tunicella in prezioso tessuto a fondo rosa con motivi decorativi a pizzo. In successione si ammirano ricche Pianete ed un Piviale con decorazioni di fiori le cui specie sono riconoscibili e trifogli a punto rasatello, fino ad arrivare alla Pianeta probabilmente più antica, metà del secolo XVII, in damasco di seta di colore verde brillante con disegni fitomorfi con effetto lucido/opaco.